Il Convegno, svoltosi a Varese il 7 maggio 2011 presso il Centro Congressi De Filippi,
ha messo a fuoco per la prima volta una realtà poco approfondita fino a questo momento:
la disabilità vista dalla parte dei fratelli e delle sorelle, detti "siblings" secondo un termine anglosassone.
Il progetto ha reso possibile la realizzazione di una giornata seminariale
con il contributo di relatori esperti in materia, con l'intento di avviare
un dibattito ed un confronto su una tematica ancora poco esplorata.
Dopo i saluti della
Presidente Cesarina Del Vecchio e l'introduzione del
dr. Michele Imperiali,
è stato proiettato il video intervista
"Mio fratello è figlio unico",
testimonianze di sorelle e fratelli a cura della Cooperativa Accaparlante di Bologna.
Il video è stato commentato da
Valeria Pompili, psicologa e psicoterapeuta, consulente di Anffas onlus di Varese.
Paola Bizzozero e
Maria Teresa Heredia, esperte del Centro Isadora Duncan di Bergamo,
ricercatrici per la Provincia di Bergamo nel progetto "Essere Fratelli e sorelle di persone con disabilità",
hanno descritto le tappe più significative del lavoro effettuato e dello sviluppo che ne è derivato.
Due esponenti del comitato Siblings di Milano hanno esposto la loro esperienza personale partendo dal primo incontro
con il gruppo di cui fanno parte e spiegando come si è verificata nel corso degli anni la loro crescita personale.
Nella seconda parte della mattinata
Antonio Grioni, neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta dell'AIAS di Milano,
ha parlato della presa in carico della famiglia.
Ha sottolineato in modo particolare l'importanza da parte dei genitori di parlare ai fratelli
della condizione di vita del proprio congiunto in modo adeguato, lasciando loro libertà di scelta sul modo in cui occuparsene.
Il Neuropsichiatra
Fabio Zambonin ha esposto i risultati di una ricerca condotta a Varese sul vissuto e le emozioni dei fratelli piccoli.
Sempre per dare voce ai più piccoli, sono stati letti alcuni brani significativi tratti da libri/ testimonianza di fratelli di persone con disabilità.
Hanno partecipato al convegno 150 persone tra familiari, assistenti sociali e operatori.
Ai fratelli e alle sorelle intervenuti è stato chiesto di rispondere, in forma anonima,
ad alcune domande, dalle quali potranno scaturire richieste specifiche su successivi momenti di incontro e confronto tra chi lo desiderasse.